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L'uso in fornace della foglia d'oro è già attestato in età ellenistica e romana e divenne abbastanza comune a Venezia a partire dal XV secolo. Oggi è praticato ovunque. |
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Fogli quadrati di sottilissima foglia d'oro o d'argento viene disposta su un piano metallico, protetta su tra lati affinché correnti d'aria, anche lievi, la accartoccino. Il vetraio vi rotola sopra il vetro incandescente massiccio o soffiato così da far aderire la foglia o più foglie intorno alla parete esterna. Dilatando il manufatto con la soffiatura, la foglia d'oro o d'argento si spezza in una sorta di pulviscolo. |
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Spesso la superficie viene rivestita con un ulteriore strato di vetro trasparente. La foglia d'argento, se non rivestita, brunisce. |
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